La critica su “Il respiro delle onde” Scritto il Giugno 6, 2014Ottobre 3, 2016 Emotion Pictures Libertà di parole Alessandro Izzi compone in questo Il respiro delle onde un piccolo epos alla forza dell’amicizia e al bene che gli uomini possono regalarsi, se non pretendono di sapere troppo di sé e del mondo. Giuseppe Napolitano Leggi QUI la recensione completa ARTincontro Nel nostro caso l’autore fa crescere una metodica un po’ alla Bergman per tematiche e una storia senza pretese simboliche o assolutistiche, mite, quieta, joyceana e personale: solo del protagonista e di chi gli sta attorno. La storia procede e cresce sui suoi ricordi, della sua infanzia, e del suo futuro, il presente che ci viene raccontato. Tutt’attorno ci sono gli affetti, le amicizie, i racconti degli amori, le lezioni, le amicizie tra il necessario fortuito e l’inutile desiderato dominando paragrafi con parole fatte per giocare. Emiliano Paladini Leggi QUI la recensione completa Close-up Ma rievocare un ricordo non vuol dire rimpiangerlo, desiderarne il sovvertimento, anelare un ritorno indietro per comportarsi in maniera diversa: piuttosto celebrarne la forza, l’elegia sperimentale della condivisione, la valenza esperienziale di una personalità su un’altra. Fabiana Sargentini Leggi QUI la recensione completa Telefree Il flebile suono del mare -che può farsi impetuoso in tempesta e tentare di scomparire nella calma- segue la partitura della Creazione, fonda la propria energica bellezza nell’infinità di sussurri che sarà in grado di emettere nel cuore/mente delle creature esistenti… dando loro l’opportunità vera del vivere! Sandra Cervone Leggi QUI la recensione completa Twitter