Le strategie dell’oblio – Premio Speciale della Giuria al Casentino

Così recitano le motivazioni del Premio Speciale della Giuria Casentino 2018 per la narrativa/saggistica, assegnato lo scorso 2 giugno:

Le strategie dell’oblio è una

“Pregevole ricerca, esauriente e capace di esaudire ogni interesse e curiosità, che si somma alla bibliografia che ha descritto e analizzato in questi ultimi decenni il fenomeno storico della Shoah e dei modi in cui è stata fatta conoscere. Ma il libro si connota per la critica portata a buona parte del cinema italiano il quale, anche nella fase successiva a quella dell’apologia resistenziale (con la prevalenza della figura del partigiano sull’ebreo perseguitato) ha privilegiato una forma quasi occasionale di rappresentazione, quella che viene definita “l’estrazione dell’eventualità dall’evento”. In altre parole, data l’incontestabilità dell’evento Shoah, tutto intorno a essa è stato un fiorire di storie, immagini, percorsi, trame, accidenti, che, pur ruotanti intorno al fatto, non lo spiegano né tanto meno lo approfondiscono a livello di responsabilità nazionali. Il caso più clamoroso fu il film, pur premiato con l’Oscar, Il giardino dei Finzi Contini (Vittorio De Sica, 1970), tratto dal romanzo di Giorgio Bassani (1962), film cui l’autore del libro tolse la firma, ritenendo inadeguata e debole l’analisi del contesto politico cittadino e nazionale”.