Trittico del dilemma

TRITTICO DEL DILEMMA (2019)
Chi Più Ne Art Edizioni, Roma, 2019
ISBN 9788898917488

per la peculiare relazione che i tre copioni intrecciano l’uno con l’altro. Ci troviamo di fronte infatti a composizioni eterogenee, che rivelano una trasformazione – pur in continuità – dello stile e delle
tematiche della drammaturgia di Alessandro Izzi. Se il primo testo è caratterizzato da un forte carattere concettuale e simbolico, il secondo rientra nella più tipica scrittura di questo autore, configurando una più riconoscibile dimensione scenica, che pur nella leggerezza di alcuni dialoghi non smarrisce mai la capacità di muoversi in un’atmosfera profonda. Nel terzo testo, invece, Izzi esplora un territorio quasi surreale, non privo di interesse. Ma perché, allora, pubblicarli insieme, in un unico volume? Credo che esista un motivo nascosto, forse celato alla stessa coscienza dell’autore. In tutti i testi aleggia un pervasivo sentimento della morte. Al tempo stesso, il gioco teatrale ama muoversi su alcune contraddizioni etiche, sulle scelte personali degli uomini e delle donne nei contesti di morte. La tensione tra difesa e attacco nella situazione di
guerra, il tema della divisione tra fratelli nella guerra civile, l’oscillazione tra idea e realtà, nel quadro del terrorismo. Questi testi teatrali sono tre composizioni sul dilemma, quel dilemma che attanaglia gli esseri umani nel loro costante rapporto tra la vita e la morte. (Carlo Scognamiglio)

Nella scrittura drammaturgica di Alessandro Izzi colpisce il dominio dello spazio scenico. Cosa che potrebbe sembrare ovvia in un autore che scrive di teatro, mentre non lo è affatto.

Nell’esperienza accumulata nel corso di vari anni, che mi ha visto prendere parte, con curiosità ed interesse, a giurie di concorsi letterari per la sezione teatro, quel che spesso capita di notare è proprio la mancanza di “fattibilità scenica”. Si incontrano storie anche belle e ben confezionate, ma occorrerebbero tre o quattro palcoscenici paralleli per rappresentare, agevolmente e con chiarezza, ciò che l’autore vorrebbe fosse messo in scena.
Quanto sottolineato NON tocca minimamente la produzione di Alessandro Izzi: nei suoi testi, il disegno scenografico è sempre netto, preciso, razionale. Nelle didascalie, ricche di dettagli e di particolari mai banali, c’è già tutto quello che occorre: niente di più, niente di meno…
E la regia si potrebbe dire quasi compiuta, se mai lavoro di regia possa
dirsi tale. (Maria Pia Iannotta)

Indice

Prefazione ……………………………………………………………………………………….IX
Perché la Guerra ………………………………………………………………………………19
Una divisa ………………………………………………………………………………………..55
Solo le maschere …………………………………………………………………………….107
Postfazione …………………………………………………………………………….. CLXVII
Ringraziamenti ………………………………………………………………………. CLXXIII

PRESENTAZIONI

GAETA 25 OTTOBRE 2019 – Sala Conferenze Club Nautico, Gaeta
Relatrice: Sabina Mitrano
Musica dal vivo: Dilva Foddai
Conduce: Sandra Cervone

FORMIA 16 MARZO 2019 – Teatro Bertolt Brecht di Formia
PAROLE OLTRE LO SCHERMO
Reading audiovisivo di “Perché la Guerra” con presentazione del libro.
Lettori: Serina Stamegna e Maurizio Stammati
Interviene per l’editore: Cecilia Bernabei