Solo di passaggio

SOLO DI PASSAGGIO (2018)
Edizioni Giovane Holden, Viareggio, 2019
ISBN: 978-88-3292-515-9

Andrea, un sedicenne che vive sereno all’interno della famiglia che lo ha adottato cinque anni prima, dopo un party di compleanno, è colpito da improvvisa amnesia.
Incapace a ritrovare la strada della propria identità e dei suoi affetti, il ragazzo sembra convincersi di essere quel Batman la cui maschera indossava la sera della festa. Il suo comportamento è però erratico, a tratti spaventoso, per cui i genitori adottivi, che nel frattempo hanno avuto la benedizione della nascita di una bambina loro, contattano gli assistenti sociali, incerti sul da farsi. Il Batman che hanno in casa adesso, infatti, sembra non aver niente a che fare col bambino che avevano trovato in orfanotrofio, li rifiuta, in qualche modo nutre nei loro confronti, e in particolar modo in quelli del padre, un’ostilità a stento repressa.
Marco, l’assistente sociale incaricato di capire quali siano le reali condizioni del minore, si trova così a dover scoprire, sotto l’apparenza dimessa di una famiglia come tante, l’ipocrisia e il trauma che hanno spinto il ragazzo a indossare la maschera del super eroe.
Atto unico, misurato e dal tocco delicato, che affronta un tema attuale e complesso senza retorica o facili sentimentalismi. Dialoghi efficaci e fine scavo psicologico.

Con “Solo di passaggio”, delicato atto unico, Alessandro Izzi entra nel vivo del profondo malessere di un padre che, non riconoscendosi più all’altezza di affrontare un turbamento appena percepito, legato alla sessualità ancora incerta del figlio adottivo, preferisce rinunciare a fargli da padre e affidarlo, forse temporaneamente, alle cure di un assistente sociale.
A questo misurato dramma familiare, l’autore ha saputo affiancare una moglie sensibilissima che, dopo gli anni passati con il giovane adottato, ha avuto la gioia della nascita di una figlia tutta sua. Con il suo pathos rappresenta moralmente l’altro volto del dramma, quello che alla debolezza del marito che lo porta all’allontanamento del giovane, contrappone l’amore di una madre che non si lascia condizionare dal pregiudizio. (Franco Celenza)

Alessandro Izzi ha affrontato un tema attuale e complesso senza retorica o facili sentimentalismi, ma con tocco delicato, dialoghi efficaci e un fine scavo psicologico, e ha creato una maschera, concreta e metaforica, invenzione geniale e simbolo illuminante dei rapporti affettivi e familiari (Motivazioni Premio Teatro in cerca d’Autore)

INDICE DEL LIBRO

Solo di passaggio (atto unico) pag. 9

PRESENTAZIONI