La valigia dei destini incrociati – Scheda del libro

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L’orrore dell’Olocausto non è che è stato, ma che può ancora essere. Sta a noi trovare ogni giorno parole perché non sia.

INDICE
Prefazione di Maurizio Stammati
Introduzione di Alessandro Izzi
La valigia dei destini incrociati
Note in ordine sparso
In questa notte senza luna
Note in ordine sparso II
Postfazione di Ambra Simeone
Ringraziamenti

Una stazione è il luogo della rappresentazione, luogo simbolo del passaggio dalla vita alla morte; un bambino è l’emblema della fuga dalla morte per la vita mentre le valigie sono custodi delle storie, conchiglie alle quali il bel personaggio di Angelo – il fattorino – accosta il suo orecchio per ascoltare. “La valigia dei destini incrociati” è un lavoro prezioso, perché parla a tutti anche ai ragazzi, senza lasciar loro la sensazione che tutto questo non li riguardi, semplicemente perché non c’erano.

“Sembra che Alessandro Izzi voglia mettere in scena un altro personaggio cui tiene molto, il suo, quello dell’autore personaggio, ovvero il narratore esterno della prosa classica. A sognare, quindi, non sono solo i personaggi e gli spettatori/lettori della sua storia, ma anche l’autore mentre immagina come essa potrà essere vista e sentita dal pubblico, nonchè attualizzata su di un palco con le sue luci e ombre”

 

PRESENTAZIONI

27 maggio 2016 – Gaeta, Palazzo della Cultura, all’interno della Mostra Fotografica con scatti tratti dai libri di Alessandro Izzi: La valigia dei fotografi

29 dicembre 2014 – Itri, Condominio delle Arte. Presenta: Sandra Cervone.

14 ottobre 2013 – Gaeta, Oratorio Don Bosco. In commemorazione delle deportazioni dal ghetto di Roma del 16 ottobre 1943.

29 gennaio 2013 – Castelforte, presso l’Istituto Comprensivo di Castelforte. Presentazione curata da Sandra Cervone in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Sud Pontino.

26 gennaio 2013 – Gaeta, Biblioteca Comunale  “Salvatore Mignano”. Relatrice: Elisa Di Rocco.

19 gennaio 2013 – Formia, Teatro Bertolt Brecht. Relatore Gennaro Aceto

17 gennaio 2013 – Roma, Libreria Koob. Presentazione curata da Carlo Scognamiglio. Hanno presentato il libro: Donatella Orecchia (Università di Tor Vergata) e Riccardo D’Anna (autore).

Una risposta a “La valigia dei destini incrociati – Scheda del libro”

  1. La sfida rappresentata da questo libro mi ha subito incuriosita: raccontare la Shoah a un pubblico di bambini e ragazzi.
    L’atto unico mi sembra che funzioni. La storia prende corpo in una stazione ferroviaria di un paesino non specificato. Qui ci sono Michele, un capostazione di buon cuore, Alessia un’impiegata delle ferrovie fascista per convenienza, Roberto un insegnate di educazione fisica teorico della purezza delle razze e Angelo, l’anima buona, che parla con le valigie. La situazione è quasi buffa, a “La vita è bella” fino a che in stazione non arriva David, un bambino ebreo con una valigia che racconta a Angelo e anche a noi, qualcosa dei campi di concentramento.
    La favola c’è sempre, ma è triste, nonostante il lieto fine, e riesce davvero a parlare ai ragazzi. Le cose migliori sono gli agganci al mondo contemporaneo: i riferimenti alla crisi, l’impoverimento del vocabolario che significa perdita di capire il mondo e quindi di libertà e l’idea che la consapevolezza di differenze può non trasformarsi in persecuzione se lo vogliamo veramente.

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